“Frecciarossa a Frosinone, i politici di Viterbo facciano mea culpa”

La Cisl di Viterbo vuole fare le sue congratulazioni a tutti coloro che rappresentano le istituzioni del territorio frusinate dopo che è stato sottoscritto il protocollo in regione tra il presidente, Nicola Zingaretti, e l’amministratore delegato di Ferrovie dello stato, Gianfranco Battisti (nativo di Fiuggi e profondamente attaccato al suo territorio).

Tale protocollo prevede che i treni alta velocità potranno fermarsi a Frosinone e a Cassino, per almeno due volte al giorno, riducendo di molto i tempi degli spostamenti, per Roma e per Napoli, per tutti i pendolari di quella provincia; altresì, si valuterà anche la realizzazione di uno scalo a Ferentino (zona industriale del frusinate dove ci sono molte realtà della meccanica e della chimica, con il relativo indotto).

Dobbiamo congratularci con chi è riuscito a fare squadra coinvolgendo i politici locali, le istituzioni che rappresentano, gli imprenditori, le associazioni e i cittadini tutti, indipendentemente dal colore politico di appartenenza: insieme hanno raggiunto un risultato fondamentale per lo sviluppo del proprio territorio. Dobbiamo congratularci con chi è riuscito ad ottenere ciò che la nostra classe dirigente non è stata in grado di fare.

Mentre andare da Frosinone a Roma (90 km) ci vorranno appena 40 minuti, da Viterbo a Roma occorrerà mettere in conto le solite due ore : il nostro collegamento ferroviario in molti tratti è a binario singolo (l’unica cosa che si è ottenuta è il doppio binario fino a Bracciano). A dire il vero, abbiamo la possibilità di recarci con la nostra auto a Orte e lì prendere il treno per Roma: i tempi si riducono di poco, ma i disagi per i pendolari rimangono invariati; aumentano, invece, inquinamento e costi.

In questi giorni, dopo la diffusione della notizia, abbiamo assistito al solito teatrino delle accuse fra i vari politici locali, anziché recitare un doveroso mea culpa per l’occasione (l’ennesima) persa per il nostro territorio. Il presidente della regione, Zingaretti, è il segretario del Pd; la provincia di Viterbo e quella di Frosinone hanno giunte dello stesso colore, per lo meno fino a pochi giorni fa; le giunte comunali dei due capoluoghi sono di centro-destra. Tutto ciò ci dimostra quanto poco conti l’appartenenza politica e quanto, invece, la capacità di fare squadra.

Da tempo la Cisl, insieme alla Cgil e alla Uil, si batte per far riconoscere la nostra realtà come “area di crisi complessa” ma ci rendiamo conto, come affermava Goethe, che “ascoltare è un’arte”, e nel viterbese è poco praticata.

Frosinone, è stata riconosciuta “area di crisi industriale complessa” nel dicembre 2016. Due anni più tardi, il Mise, l’Anpal, la regione, la provincia e Invitalia sottoscrissero un accordo di programma per attuare il progetto di riconversione e riqualificazione industriale, finalizzato al rilancio delle attività industriali, allo sviluppo del territorio, alla salvaguardia dei livelli occupazionali.

In un momento così difficile che non fa presagire, dal punto di vista economico ed occupazionale, niente di buono, questa è la sconfitta di tutta la classe dirigente locale e di tutti coloro che ci rappresentano a livello nazionale. È inutile continuare a parlare di fantasmagorici aeroporti, di Orte-Civitavecchia, di termalismo e di infrastrutture ferroviarie all’avanguardia, se lo facciamo solo per uso politico senza ottenere nulla per il nostro territorio, per noi viterbesi: non facciamo altro che allungare la lista dei nostri insuccessi e di congratularci con chi sa fare squadra.

Fortunato Mannino
Segretario generale Ust Cisl Viterbo

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